Titolo: Io sono Dio.
Autore: Giorgio Faletti.
Editore: MondoLibro.
Autore: Giorgio Faletti.
Editore: MondoLibro.
Trama: molti anni prima, un giovane torna reduce dalla guerra nel Vietnam con il corpo e la faccia martoriata dalle fiamme e dalla cattiveria non solo della guerra, ma anche della gente. Il suo obiettivo è vendicarsi di ciò che hanno fatto a loro, e molti anni dopo, la vendetta va a buon fine con una serie di esplosioni. A risolvere il caso sarenno Vivien Light, una giovanissima detective con un carattere deciso, e Russell Wade, un ricco poverissimo, che la sfortuna se la cuce addosso come un abito da sera. Fra i due nascerà una complicità, anche tenera, riuscendo alla fine a risolvere il caso.
Opinione: Iniziare a leggere un libro del genere ed essere consapevoli a non volerci togliere lo sguardo. Giorgio Faletti tiene incollato il lettore, incuriosendolo capitolo dopo capitolo. La storia è strutturata così bene che lo stesso lettore può sentirsi un detective man mano che gli indizi vengono a galla. Quello che più ho apprezzato è che non ci fossero indizi a metà libro che facessero scoprire - e quindi rovinare il finale - chi fosse l'artefice di quegli omicidi ed esplosioni, piuttosto lascia sospeso il tutto, lasciandone anche il fiato - sospeso - fino alla fine. I personaggi sono di uno spessore unico e, devo ammettere che benchè solitamente io odi tutti i personaggi principali perchè portati in cielo come se fossero Dio, questa volta non li ho semplicemente apprezzati, ma anche adorati. Vivien è una donna di carattere, giovane eppure con una grinta pazzesca. Fisicamente non viene descritta come una bellissima donna, per i suoi capelli corti, il modo di vestire poco femminile, piuttosto viene messo in risalto il suo carattere, duro eppure fragile allo stesso tempo, che la definisce “umana”. Lo stesso possiamo dire del protagonista maschile, Russell, il povero sfortunatello che ha cercato di imbrogliare per fare soldi, ed infine s'è ritrovato a secco e con una manciata di pugni allo stomaco. Fra i due nasce - come in ogni romanzo - una complicità, eppure questo piccolo distacco dalla storia e dal caso che stanno svolgendo, non rovina la storia in se, anzi. Diciamo che ne migliora la sorte.
Una lettura soddisfacente, dal primo all'ultimo capitolo.
Una lettura soddisfacente, dal primo all'ultimo capitolo.
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